Con la presentazione al pubblico del bozzetto dell’Adorazione dei Magi dello scultore
veneziano Giovanni Bonazza (Venezia 1654 – Padova 1736) si inaugura il nuovo progetto
culturale della Benedicti Claustra – ramo onlus dell’Abbazia di San Giorgio Maggiore a
Venezia – intitolato Rivelazioni in Coro: un’iniziativa che si prefigge di rendere note opere
di particolare rilievo spirituale e storico artistico, accogliendole temporaneamente nel cuore
della basilica palladiana.
Il primo appuntamento, che prenderà avvio martedì 20 dicembre alle ore 17, avrà al centro
l’esposizione dell’inedito studio in terracotta, di collezione privata, modellato da Giovanni
Bonazza verso il 1730 e connesso ad uno dei cicli decorativi scultorei più prestigiosi del
Settecento veneziano: quello costituito dai dieci riquadri della Cappella del Rosario nella
basilica dei Santi Giovanni e Paolo, raffiguranti cinque Misteri del Rosario e cinque
momenti della Vita della Vergine e del Bambino. Una serie di bassorilievi, realizzati da
alcuni degli autori più celebri del tempo, che furono purtroppo gravemente danneggiati nel
furioso incendio che devastò i locali della cappella nella notte tra il 15 e il 16 agosto del
1867.
La terracotta esposta è il bozzetto preparatorio dell’omonimo grande altorilievo marmoreo,
collocato al centro della parete destra del recinto della cappella, che venne scolpito tra il
1731 e il 1732 dall’oramai anziano Giovanni Bonazza con l’aiuto dei figli Tommaso e
Antonio. Con questa ‘invenzione’ Bonazza convinse la Scuola del Rosario ad affidargli
l’esecuzione del marmo sbaragliando anche la proposta del giovane, dotatissimo, Giovanni
Maria Morlaiter il quale aveva presentato la sua versione del tema in un’opera di misure
analoghe (34 x 102 cm), ora custodita nel Museo del Settecento Veneziano di Ca’
Rezzonico.